Il Meschino lasciò libero il suo destriero e dopo essersi guardato intorno penetrò nell’antro della Sibilla. La scalata al monte era stata faticosa, ma il miraggio di conoscere finalmente le sue origini lo spinsero ad andare oltre ogni volta che attraversava un momento di difficoltà. All’interno della grotta c’era buio, poi si iniziò a sentire lo scrosciare di una cascata, infine il Meschino giunse alle porte del regno della maga Alcina e vi entrò. Trovò ogni bene. Donne bellissime, cibo, una natura eccezionale e la maga che gli promise che presto gli avrebbe svelato la verità sul suo passato. Il Meschino sa che se rimarrà per oltre un mese, le sue possibilità di uscirne vivo andranno ad attenuarsi, ma la maga continua a rimandare il momento della rivelazione e quando, dopo sette mesi, il cavaliere fa per andarsene, il regno incantato si trasforma in un incubo di vermi e serpenti. E allora il Meschino fugge, rinunciando alla conoscenza, ma salvando la sua anima.
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