L’itinerario si snoda per gran parte del territorio, percorrendo le tortuose stradine che dalla bassa valle del Fluvione si elevano verso le quote più alte delle colline; si andrà così alla scoperta di alcuni piccoli tesori di arte e di architettura, disseminati in modo omogeneo. La diffusione di chiese benedettine e di luoghi di culto in genere risulta essere piuttosto capillare e giustificata da una evidente ed importante funzione di controllo e difesa che tali strutture avevano lungo la valle del Fluvione. Le chiese benedettine che presentano maggior interesse artistico e architettonico sono: Chiesa di S. Stefano a Marsia; Chiesa di SS. Ippolito e Cassiano; Chiesa di S. Maria a Scalelle; Chiesa di S. Giovanni a Forcella; Chiesa di S. Anatolia a Pastina; Chiesa di SS. Nicola e Ilario a Casaregnano;Chiesa di S. Maria “de fora” a Meschia. Queste chiese meritano di essere visitate perché ancora mantengono la loro tipica conformazione architettonica di controllo e difesa. In effetti tra l’XI ed il XIV secolo la maggior parte delle abitazioni veniva costruita in legno ed era soggetto a facili attacchi; quindi, la chiesa rappresentava non solo un punto di riferimento religioso ma anche l’unico rifugio di pietra in caso di attacco. Le strutture murarie di grosse dimensioni, le feritoie, la torre campanaria in facciata sono tutti elementi che indicano una determinata tipologia architettonica, con funzioni spirituali e con concrete esigenze difensive.L’itinerario inizia con la visita alla chiesa di Santo Stefano Protomartire in Marsia, anticamente un monastero. Il percorso continua lungo la S.P. 237 proseguendo veso Nord per circa 3 Km fino ad imboccare la Provinciale per Montegallo (AP); dopo 1 Km, si incontra l’abitato di Arena con la cascata ed il Mulino Pignoloni. Continuando sulla provinciale ancora per un altro chilometro, dopo una deviazione a destra si arriva alla frazione di Pedara; qui il visitatore si trova al cospetto di un altro presidio farfense la Chiesa di Pedara dedicata ai SS. Ippolito e Cassiano. In questa chiesa sono presenti caratteri architettonici delle chiese – fortezze del Medioevo come per esempio le feritoie e la torre vedetta. Il cammino dell’arte prosegue per Bovecchia raggiungibile da Ponte Paoletti attraverso 5 Km di strada bianca. La chiesa privata di Santa Lucia, di recente costruzione (1934) salta subito all’occhio. L’antica chiesa è una struttura di civile abitazione. Proseguendo alla volta di Osoli si incontra prima Pescolla un’altra frazione del comune di Roccafluvione, poi un’altra piccola chiesa: la parrocchia di SS. Giovanni e Martino sulla quale non si hanno precise notizie. La posizione l’orientamento potrebbero suggerire origini benedettine. Dopo aver incrociato la S.P. 168 e aver percorso 3 Km si raggiunge Agelli che insiste su un’ampia area boschiva, fatta impiantare più di un secolo fa dalla famiglia Massimi, originaria di Agelli. Dopo Agelli si giunge a Pastina. Qui il paesaggio cambia e la vegetazione diventa più rada; prima di raggiungere il vero e proprio nucleo del paese si incontra la graziosa chiesa benedettina di Sant’Anatolia. Si prosegue per Scalelle, piccolo abitato strutturatosi sostanzialmente nel XIV secolo. Il paese si trova arroccato su uno sperone roccioso dalla particolare conformazione a falde orizzontali, dalla quale deriva appunto il suo toponimo. La nota chiesa di Santa Maria Assunta si trova distante dall’abitato, a circa 750 metri s.l.m. sulla cima di un colle. Andando alla ricerca di altri tesori si scende più a valle fino arrivare alla frazione di San Giacomo con l’omonima piccola chiesa del XV. Dopo aver visitato San Giacomo il sentiero scende fino a Roccarionile oggi chiamata e conosciuta come Colleiano.
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