Vanto della comunità è “il panetto”, più noto come panetto di fichi, è il dolce tipico di Monsampolo. Da sempre, con l’inizio dell’inverno e l’approssimarsi del Natale, si elabora questo dolce con ingredienti poveri delle campagne circostanti. Il torrone di fichi è costituito da diversi ingredienti: fichi bianchi sbucciati ed essiccati al sole, mandorle tostate, cedro candito, cacao, cannella, vaniglia, buccia di arance candita, essenze varie. Tutti gli ingredienti vengono amalgamati e sistemati in una piccola forma rettangolare detta “coscena”, qui si lascia asciugare sufficientemente il tutto per poi pressarlo col torchietto e impacchettarlo. La ricetta ha origini molto antiche. Il primo riferimento ad un primitivo dolce di fichi si ha in un documento dell’Archivio Storico Comunale del 1571,da cui risulta che un “camerario” comunale paga due bolognini d’argento per l’acquisto di un “pezzo di fichi”. E’ certo che nel 1700 il panetto di fichi costituiva uno dei dolci tipici della tavola del piccolo centro piceno (“Le antichità Picene” Colucci 1795). Tutte le famiglie lo confezionavano in casa durante il periodo natalizio tanto da divenire, nel corso dell’ottocento, una delle più fiorenti attività industriali della zona. Il panetto di fichi veniva venduto in Italia ma anche all’estero. Qui nella zona era ed è tuttora presentato ogni anno durante la Fiera di San Martino a Grottammare, l’ 11 novembre. Numerosi riconoscimenti sono stati assegnati al torrone di fichi di Monsampolo: – Medaglia d’oro all’Esposizione Mondiale di Vienna nel 1873, – Medaglia d’oro a Napoli, – Attestato di Merito all’Esposizione Centenario di Filadefia del 1876. Tra gli estimatori illustri di questo dolce si annoverano: il poeta Giacomo Leopardi, lo storico,archeologo Teodoro Mommsem (Premio nobel Letteratura 1902), il pittore archeologo ascolano Giulio Gabrielli, il commediografo e regista, Guglielmo Giannetti (fondatore dell’Uomo Qualunque). Con l’inizio della seconda guerra mondiale vennero a mancare gli ingredienti per la produzione del dolce, questo provocò un lento ed inevitabile declino. Oggi a Monsampolo sono rimaste solo due famiglie a produrre i prelibati “Torroni di Fichi” che vengono aromatizzati alla cannella, alla vaniglia, al cacao e all’arancia.
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