Pittore nato a Monteprandone nella seconda metà del XVI secolo, operante anche agli inizi del secolo successivo, le notizie sulla sua vita non sono molte. Sappiamo però che visse lungamente a Venezia, dove si formò sulla scuola dei Dal Ponte (famiglia di pittori detti anche “Bassano”, da Bassano del Grappa, loro città di provenienza). Ritornato nelle Marche meridionali, lasciò diversi lavori ispirati alla scuola bassanesca. Il capolavoro di Carlo Allegretti è il trittico della Adorazione dei Magi conservato nel Duomo di Ascoli Piceno, risalente al 1611.“Qui Allegretti ha smaglianti accenti di colore, soprattutto nelle figure del primo piano e in quella del profeta sullo sportello di destra” (Luigia Maria Tosi, voce su Carlo Allegretti in “Enciclopedia Italiana”, Treccani). Il trittico venne eseguito da Allegretti intorno al 1611, anno in cui la famiglia Quattrocchi, per la quale fu eseguita l’opera, decise di abbellire l’altare di sua proprietà. Vengono attribuite a questo periodo anche una Natività di Maria, ora nella Galleria comunale di Ascoli; un San Francesco stigmatizzato, in Sant’Onofrio ad Ascoli, trafugato dalle truppe francesi nel 1811 (Luigia Maria Tosi, voce su Carlo Allegretti in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Treccani: contiene anche riferimenti bibliografici).
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