20
gennaio
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Ho conosciuto Silvio Antognozzi quattro anni fa nella sua struttura ricettiva “La Cittadella”, a Montemonaco. Silvio, oltre ad essere un imprendere illuminato, è anche un grande sognatore. Da sempre ideatore e sostenitore di modelli e strumenti alternativi di promozione turistica, negli anni si è impegnato a promuovere i Monti Sibillini, attraverso la presidenza dell’Associazione di operatori turistici “Cuore dei Sibillini” e la collaborazione con l’Associazione di operatori turistici “Marche Experience”.
Lo abbiamo intervistato per il nostro blog.
Ciao Silvio, come è iniziato l’anno nuovo?
“Come quello vecchio!”
Sei molto simpatico, parlaci un po’ di te. Chi è Silvio Antognozzi?
“Sono un imprenditore turistico. Nato a Comunanza nel 1954, nel ’79 mi sono laureato in Economia e commercio presso l’Università di Ancona, nella sede distaccata di Urbino. Abito tra Comunanza e Montemonaco.”
Silvio e il turismo. Quando e come nasce questo rapporto?
“Nel 1990 ho deciso, assieme alla mia famiglia, di ristrutturare una nostra proprietà sita nel Comune di Montemonaco, precisamente nella frazione Cittadella. In precedenza, alla fine degli anni ’80, sono stato il titolare di un’agenzia di viaggi a Comunanza, per la quale mi occupavo dell’organizzazione di viaggi in bus per gruppi in tutta Europa. Questa esperienza è stata per me fondamentale in quando mi ha fatto capire che i Monti Sibillini e il nostro territorio possiedono importanti capacità attrattive nei confronti dei turisti. Così nasce il ‘Centro Agrituristico e Country House La Cittadella’, uno dei primi agriturismi ad aprire sui Monti Sibillini e nell’intera Regione Marche.”
Cosa rappresentano per te i Monti Sibillini?
“I Sibillini rappresentano per me una scommessa. Quando negli anni ’90 ho iniziato a fare turismo erano una meta sconosciuta, ma ricca di potenzialità. Ambiente, natura, cultura, escursionismo, le leggende della Sibilla e del Lago di Pilato possedevano una valenza unica, che rendevano questo territorio davvero speciale. Inoltre, i Sibillini per me sono stati fonte di conoscenza e di approfondimento culturale. Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e di ospitare la scrittrice e poetessa Joyce Lussu. Sono rimasto da subito affascinato dai sui libri incentrati sulla riscoperta e valorizzazione del mito della Sibilla, uno dei cardini fondamentali della cultura occidentale nel Rinascimento.”
Cosa manca al nostro turismo e in particolare al turismo delle aree interne?
“Nel nostro territorio, purtroppo, mancano la cultura del turismo e la capacità di trasformare le nostre bellezze in prodotti turistici spendibili sul mercato e fruibili tutto l’anno. Io da sempre mi spendo a favore di ciò e spero che a breve si riescano ad ottenere i risultati sperati. Credo che il progetto “Terre del Piceno” vada proprio in questa direzione.”
Silvio qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto è che il turismo sui Monti Sibillini possa diventare davvero il motore dell’economia delle aree interne, creando così le opportunità affinchè le giovani generazioni possano rimanere in montagna, vivendo di turismo.”
Grazie Silvio. Parlare con te mette sempre una grande energia.
“Grazie a voi ed in bocca al lupo per il blog!”
luca.marcelli1980@gmail.com
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