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luglio
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Una bolla di Papa Leone IX , datata 1052, testimonia già a quell’epoca l’esistenza di questo raro e singolare castello del Piceno. Stiamo parlando di Castel di Luco, dimora storica sita ad Acquasanta Terme; nelle meravigliose Terre del Piceno. Sulle origini del castello sono state formulate diverse ipotesi: la più accreditata è quella del Colucci, storico marchigiano del ’700, il quale riteneva che Luco (dal latino lucus) fosse anticamente un bosco sacro nelle cui ombre erano celebrati orrendi riti pagani. La proprietà è stata tramandata di generazione in generazione. Oggi ad avere il potere e la proprietà sono Francesco Amici e sua sorella Laura. È lui il detentore del Castello, il guardiano di un patrimonio così straordinario. Lui ha 50 anni. Nel castello, dell’XI secolo, sono nati i suoi genitori, i suoi nonni e i suoi bisnonni. Un’eredità inestimabile quella ricevuta, tanto da divenire una vera e propria scelta di vita. Proprio qui, infatti, sorge la Country House Castel di Luco.
“Sono il proprietario di un Castello. È una bella bicicletta che bisogna pedalare con convinzione e determinazione. La strutta che abbiamo è completamente a conduzione familiare. Anche questa è una scelta. Credo in questa formula, soprattutto perché ha un’ottima risposta con la clientela. È una vera e propria scommessa; ci sono tante soddisfazioni, ma dietro ci sono rinunce e sacrifici che vengono poi gratificati dalla soddisfazione degli ospiti che ci vengono a trovare. Il nostro territorio ha una potenzialità in più, l’anima che gli operatori mettono nel lavoro che fanno”.
Quando hai iniziato questo percorso lavorativo presso il (tuo) castello?
“Ho iniziato prima a lavorare al ristorante, aperto ancora oggi su prenotazione, sempre qui nel castello. Poi mi sono dedicato anche alla Country House che dà molte soddisfazioni. Ci sono molte idee in cantiere e progetti futuri da portare avanti”.
Perché il turista dovrebbe scegliere Castel di Luco e Acquasanta Terme?
“Perché sono luoghi ancora incontaminati, dove c’è sono realtà e non prodotti artefatti. Non è la Toscana: lì tutto è perfetto, tutto è uguale. Qui non c’è finzione, c’è la cultura vera e propria dell’accoglienza. Mia mamma e mia sorella si occupano della cucina. Nasciamo per accogliere coloro che non ci conoscono. Forse pecchiamo un po’ nella lingua ma siamo molto più calorosi. Noi, per fortuna, abbiamo abbastanza turismo straniero: olandesi, russi, americani e inglesi.
Cosa ne pensi di terredelpiceno.it ?
“Terre del piceno mi ha subito appassionato perché è un prodotto valido e perché è realizzato da ragazzi giovani, pieni di buone idee. È un contenitore fruibile e intuitivo. Ormai il mondo classico della promozione, fatto di cartine e mappe, è morto. Oggi bisogna stare in rete. Le App (dispositivi mobili già scaricabili) di Terre del Piceno sono la conferma; al passo con i tempi e pronte ad accogliere i nuovi turisti”.
Questa struttura è una vera e propria attrazione. Francesco ci racconta che tutti i suoi ospiti vengono accolti nelle mura del castello e….
“…rimangono soddisfatti e felici. Non capita tutti i giorni capita di mangiare e dormire in un vero e proprio castello! Noi adiamo avanti. Ci sono state proposte molte offerte. In molti ci hanno chiesto di venderlo: stranieri e fondi bancari. Per ora non mollo, il castello è la mia vita e proteggeremo la sua essenza primordiale”.
Sembra quasi una fiaba quella che vi abbiamo raccontato. Un grande in bocca al lupo a Francesco per la sua battaglia in nome del turismo made in Terre del Piceno.
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