Con delibera del 30 luglio 1402 il Consiglio comunale stanziava una somma di 500 ducati ‘pro refactione pontis Tennae”, forse in parte demolito dagli stessi amandolesi per impedire il passaggio delle compagnie armate. Il ponte romanico-gotico, costruito a cavaliere sul fiu-me Tenna nell’antica via di accesso all’abitato, fu successivamente restaurato nel 1425 da mastro Savino di Stefano Pucci.
La chiesa di Santa Maria alle falde del colle Agello ha, nella dedicazione alla Madonna della Misericordia o del Soccorso, il motivo della costruzione e dei numerosi e ripetuti lasciti testamentari per il suo mantenimento: la protezione contro la peste. Notizie catastali si rilevano fin dal 1403, anche se risultava già “noviter aedificata” nell’ anno 1420 come confermato da alcuni legati riportati in atti notarili del 1422 – 25. Nel 5437 si…
La storia del teatro ad Amandola percorre sentieri simili a quelli dell’intera regione. Se primi accenni di rappresentazioni profane possono individuarsi già verso la metà del quattrocento, ad Amandola come nel resto del territorio regionale, i primi teatri stabili per un pubblico sensibile alla cultura ed alle novità dell’epoca risalgono alla metà del secolo successivo. I documenti originali riferiti dal Ferranti (1891) riguardanti la rappresentazione di S. Caterina sono datati 1588 ma…
Un rogito datato 14 giugno 1265 sancisce la vendita di una chiesa dedicata a San Ruffino, sita nel breve piano-ro del Castel Agello, da parte del proprietario Ser Arpinello dei Conti Giberti al nascente Comune di Amandola. Lo storico Ferranti (1891) suggerisce che sia stata edificata dagli stessi monaci benedettini che costruirono l’Abbazia dei Ss. Ruffino e Vitale, mentre i rilievi documentali mostrano che la costruzione comprendeva ab origine anche l’abitazione dei…
La chiesa di Santa Maria in Lapide è, situata tra le frazioni di Forca e Migliarelli. L’attuale assetto della chiesa originaria, della quale rimangono il capo croce e alcune pregevolissime elementi costruttivi e decorativi della facciata scomparsa e degli altrettanto perduti fianchi laterali dell’unica navata, è stato interessato da una campagna edilizia che ne ha comportato la pressoché totale ricostruzione nella seconda metà del sec. XV e XX. A questa fase costruttiva…
Sorge su una piana a m. 1159 di altitudine. Isolata entro una corolla, i boschi e di monti, costituisce una meta di gran suggestione. La posizione solitaria a una notevole altitudine e la mancanza di collegamenti stradali di rilievo può trarre in inganno circa il ruolo e il significato di una tale costruzione, ed è dunque necessario evidenziare la presenza di una rigogliosa fonte di acqua sorgiva da cui trae origine il…
La chiesa principale del centro è stata ricostruita in epoca molto recente, nel 1947. Essa custodisce, al suo interno, un’interessante pezzo di arte sacra del XVI secolo: una croce astile in argento dorato, oltre ad alcune tele del XVII e XVIII secolo.
Costruita tra il XIV ed il XVI secolo, la Certosa di Maltignano sorge, con tutta probabilità, sul sito di un manufatto più antico fondato dai Benedettini come punto di riferimento nei pressi del presidiato di Civitella del Tronto. Al suo interno è visibile un affresco di un imitatore del Crivelli rappresentante la Madonna con Bambino.
Situata sulla Piazza XXV Aprile un elegante scalinata introduce alla Chiesa di Santa Felicita costruita in stile neoclassico su disegno dell’Architetto Pietro Maggi (1796) aperta al pubblico nel 1881. Al suo interno il Martirio di Santa Felicita e dei suoi sette figli, una tela di Ferdinando Cicconi (1831- 1886) anche egli nativo di Colli del Tronto.
In Contrada Vallicella è situato ex convento francescano conserva ancora il chiostro cinquecentesco con riadattamenti del Settecento. Il convento è attuale sede della biblioteca Comunale.