La costruzione della chiesa, che fino al 1967 conservava nel fronte a mezzogiorno i resti di una bifora con colonnina e pulvino romanico-bizantino e una statua lignea trecentesca raffigurante San Taddeo, dovrebbe risalire al XII secolo.
L’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI è conservato nella Sala consiliare, dove si possono ammirare una tela raffigurante S.Giorgio sceso dal cavallo e, in una teca, la camicia rossa delLa residenza comunale include l’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI. Nella Sala del Consiglio si possono ammirare una tela raffigurante S. Giorgio sceso dal cavallo e, in una teca,…
La Chiesa di S. Maria Assunta è sorta nel 1792 sul sito dell’antica chiesa farfense di S. Maria, decorata pittoricamente nel 1937 da Dante De Carolis, fratello del ben più celebre Adolfo, conserva (oltre alla preziosa reliquia della Croce Santa, donata al locale cenobio francescano dal pontefice Niccolò IV nel 1289) dipinti su tela di notevole interesse: a) la Madonna del Rosario, olio su tela (m. 3,13 x 2) di arte marattesca…
La parte più antica della Chiesa dell’Annunziata, risale al 1265, anno in cui il cappellano della chiesa di S. Paolo, sita fuori le mura, ottenne da Rainaldo vescovo di Ascoli, di trasportare la sua parrocchia all’interno del castello ed ebbe dallo stesso vescovo la prima pietra della nuova chiesa. Un riscontro puntuale della presenza di una chiesa di S. Paolo in castro è da considerare la notizia, secondo cui l’abate di Farfa…
La Porta di Levante, detta anche “porta del Burgo”, o ancora “porta di S.Giorgio” da un’immagine del santo patrono del paese (ora del tutto sbiadita), dipinta in un apposito riquadro tuttora visibile sulla fronte (esempi analoghi, e ben più illustri, di porte urbiche poste sotto la protezione di S. Giorgio sono la Porta San Giorgio a Firenze e la Schwabthor di Freiburg im Breisgau): è il resto più cospicuo e meglio conservato…
La casa di terra recuperata pochi anni fa attraverso un restauro effettuato nel rispetto dell’originaria tecnica costruttiva, ha la peculiarità di essere realizzato con struttura portante in “terra alleggerita”, tecnica che prevede la miscelazione di terra con paglia.
La “fonte del Piano” è un serbatoio di accumulo d’acqua utilizzato in passato per l’abbeveraggio del bestiame. La peculiarità della struttura è la copertura con volta a botte, e la presenza di sversatoi laterali sulla fronte est, che probabilmente comunicavano con altre due vasche disposte perpendicolarmente a quella descritta. Queste due vasche non si sono conservate, ma la loro presenza è documentata dai due grandi archi a tutto sesto che sono tutt’ora…
Il facoltoso Nicola Trocchi acquisto’ nel 1863 una casa di villeggiatura appartenente alla famiglia Massi Mauri con circa 300 ettari di terreno circostante. Sulla vecchia struttura edifico’ agli inizi del sec. XX un’elegante residenza con parco, giardino, casa del guardiano, scuderia, granai e cantine.
È un monumento in bronzo, realizzato nel 1983 dallo scultore offidano Aldo Sergiacomi. È posto all’ingresso del paese per testimoniare la grande importanza che il merletto a tombolo ha in Offida. Si tratta infatti di un’arte molto antica che viene tramandata di generazione in generazione, permettendo la realizzazione di veri e propri capolavori artigianali. Il monumento mette in evidenza proprio la continuità della tradizione, rappresentando tre generazioni a confronto : da sinistra…
L’ingresso del paese è caratterizzato dalla presenza dell’ospedale civile, un’antica struttura del XIV secolo costruita da una milizia inerme che aveva sede in Offida e si occupava di investire, a beneficio dei più deboli, i soldi ricevuti come offerte. Nel 1796, su progetto di Pietro Maggi, vennero effettuati dei lavori, che conferirono all’edificio l’aspetto attuale.