Fortificazione del secolo XII che sovrasta il paese con le sue due torri. Il Castello della Rocca sorge su uno sperone roccioso situato poco più a nord dell’abitato. La caratteristica di Arquata, di essere storicamente zona di confine fa sì che attorno al sec. XI-XII si desse inizio alla fortificazione del colle e quindi alla realizzazione del castello. Giovanna II di Napoli vi avrebbe soggiornato dal 1420 al 1435, dopo essere stata incoronata regina dal Pontefice Martino V. La tradizione vuole che il fantasma della sovrana si aggiri ancora oggi fra gli spalti del maniero. L’insieme delle strutture edilizie che forma la Rocca, ha subito nel corso degli anni una serie di modifiche e di ampliamenti funzionali. L’attuale castello è il frutto di continui rimaneggiamenti protrattisi fino a tutto il XV secolo. Fu restaurato negli anni ’20 e poi ha subito, più di recente, nuovi interventi. Il primo elemento edificato sul colle fu probabilmente il torrione, di pianta esagonale – scarpato e coronato da caditoie e merli – alto circa 12 metri e situato allo spigolo sud-est. Collegata al torrione esagonale doveva esserci la cinta muraria (in parte tuttora esistente), che sviluppandosi verso nord per circa 70 m. chiudeva l’unico lato scoperto del colle, il percorso che collegava il torrione al paese era situato – come lo è attualmente – sul lato orientale del promontorio. Tra il XIV e il XV sec. si realizzò la torre nord, a base quadrata di 7×7 m. con una altezza di 24 metri. La torre, elemento imponente nella fortificazione, si raccordava verso sud con il torrione esagonale mediante una doppia cinta muraria – dotata di apparato aggettante, con piombatoi, e il cammino di ronda sostenuto da archetti – che delimitava un grande spazio interno di forma rettangolare delle dimensioni di m. 21×24. All’interno di questo piazzale vi dovevano essere diverse costruzioni che consentivano a decine di persone di poter abitare per mesi la Rocca. Nel corso di tutto il sec. XV Arquata e la sua Rocca, furono protagoniste di furibonde lotte tra ascolani e i norcini per il possesso del comune, che rimarrà comunque legato a Norcia fino al 1554, quando con le nomine papali dei pretori e dei castellani tramontò definitivamente ogni autonomia locale. L’ultimo corpo di fabbrica che si realizza nella Rocca, è un torrione circolare del diametro di 10 metri, situato nello spigolo sud-ovest, con ampia scarpatura, ulteriormente difeso da una controscarpa speronata. Questo torrione, che raggiungeva un’altezza di 12 m., era al suo interno completamente costipato di terra e accoglieva a livello della merlatura nell’ampio terrazzamento, pezzi di artiglieria. Del torrione circolare oggi rimangono solamente alcune murature di fondazione, riportate alla luce dai recenti lavori di restauro. Il punto informativo, all’ingresso del centro storico di Arquata, mette a disposizione gli operatori turistici per visite guidate alla Rocca Medievale e per informazioni su territorio e soggiorno.
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