L’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI è conservato nella Sala consiliare, dove si possono ammirare una tela raffigurante S.Giorgio sceso dal cavallo e, in una teca, la camicia rossa delLa residenza comunale include l’archivio storico del Comune, con un fondo pergamenaceo di documenti dei secoli XIV-XVI. Nella Sala del Consiglio si possono ammirare una tela raffigurante S. Giorgio sceso dal cavallo e, in una teca, la camicia rossa del garibaldino Placido Malavolta. Di qualche interesse la torre campanaria, ora incorporata nell’edificio, che mostra a mezza altezza un’iscrizione con lo stemma del comune e la data 1586, l’anno in cui per volontà di Sisto V fu costituito il distretto amministrativo del Presidato, con capoluogo a Montalto, includente anche Cossignano. Nella cella campanaria, dalla quale si domina sul vastissimo panorama dei colli circostanti, si può ammirare l’antica campana tubolare fusa nel 1303, decorata sul collo dal più antico esempio di stemma del Comune (espressamente indicato come s(igillum) communis Coseniani) oltre che da un’iscrizione in splendidi caratteri gotici, recante la data MCCCIII (1303, millenario del martirio del patrono S. Giorgio), e dagli acrostici formati rispettivamente dalle iniziali dell’Ave Maria (AMGPDTBTIMEBFVT) e del celebre epitafio di S. Agata: M(entem) T(uam) S(anctam) S(pontaneam) O(norem) D(eo) E(t) P(atriae) L(iberationem), seguita dallo stemma del maestro fonditore. Di particolare interesse si presenta, data l’antichità del manufatto, la rappresentazione contenuta nella forma rotonda del sigillo (la più antica attestazione di impiego del sigillo di un castello autonomo della provincia) che allude alla raggiunta autonomia mediante la raffigurazione topografica del castello (o di una rocca, munita di merli trilobati di ispirazione orientale) impiantato su un monte. garibaldino Placido Malavolta. Di qualche interesse la torre campanaria, ora incorporata nel palazzo, che reca un’iscrizione con la data 1586, l’anno in cui per volontà di Sisto V fu costituito il distretto amministrativo del Presidato, con capoluogo a Montalto, includente anche Cossignano. Recenti lavori di restauro hanno reso praticabile la via di accesso alla cella campanaria, dalla quale si domina sul vastissimo panorama dei colli circostanti e dove si può ammirare l’antica campana tubolare fusa nel 1303, decorata sul collo dallo stemma del Comune: s(igillum) communis Coseniani, e da un’iscrizione in caratteri gotici recante la data MCCCIII (millenario del martirio del patrono S. Giorgio) e le iniziali dell’Ave Maria e del motto derivato derivato dall’epitafio di S.Agata: M(entem) T(uam) S(anctam) S(pontaneam) H(onorem) D(eo) E(t) P(atriae) L(iberationem).
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