Il cippo miliare romano (colonna in travertino datata 16 a.C.) fu rinvenuto, nel 1831, nel letto del fiume Tronto. Il miliario della Via Salaria romana documenta un Senato Consulto, del 22 a.C., con cui Augusto dispone un intervento riadattativo della Salaria lungo la Valle del Tronto. Definito nell’elenco dei monumenti notevoli dell’ascolano del Gabrielli “…colonna romana del tempo di Augusto, con iscrizione”. Il cippo era, solitamente, costituito da una grossa pietra naturale nelle sue espressioni più semplici, questo, invece, è un manufatto a forma di colonnetta, alto 70 cm, e con una sezione poco più piccola. Aveva lo scopo di esprimere la distanza chilometrica progressiva dal punto di origine della strada, in questo caso della Salaria la cui origine era Roma. Sul miliario, oltre alla distanza, si scolpiva anche il nome dell’imperatore o del magistrato che avevano restaurato o commissionato la realizzazione della strada sulla quale il cippo era posto. L’iscrizione può avvalorare l’ipotesi della coincidenza del luogo Ad Centisimum, riportato nella Tavola Peutingeriana, fosse proprio questo.
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