Nel 1875, considerato lo stato di abbandono del cimitero comunale e vista la sua inadeguatezza alle nuove disposizioni di legge, su proposta dell’architetto Luca Galli, viene adeguata la struttura esistente. Il cimitero è costituito da un asse longitudinale di simmetria che divide la corte porticata sui due lati maggiori; sul lato minore è situato l’ingresso con un pronao classico in stile dorico e rialzato rispetto la strada. L’altra facciata, rivolta all’interno, fa da chiusura al perimetro rettangolare. La cappella centrale ripropone il pronao d’ingresso; le semicolonne addossate alla muratura svolgono la funzione di lesene. La cappella è sormontata da una lanterna che fa da piedistallo ad una statua in ghisa rappresentante in allegoria l’immortalità, alta 280 cm., eseguita dallo scultore Nicola Cerpelli di Fermo, uscita dalle officine dell’Istituto Tecnico Montani di Fermo e coeva al progetto. Da questo nucleo originario il cimitero poi subisce una serie di ampliamenti a partire dagli anni venti, nell’immediato dopoguerra, negli anni sessanta ed infine oggi.
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