Fu fatta erigere intorno al 1650 dal canonico ascolano don Celio Vannarelli, che la dotò di accessori liturgici e beni patrimoniali per il mantenimento del cappellano, la cui nomina, per volontà del fondatore, spettò alla famiglia Pagliaroni. Tutto il complesso di beni costituiva la “cappellania”, che ebbe il titolo dei santi Biagio, Giovanni, Emidio e Maria, donde la loro raffigurazione nel dipinto dell’altare eseguito nel 1655 dal pittore Luca Vitelli su commissione del Vannarelli, ivi raffigurato per tramandare ai posteri la paternità della chiesa.
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