È chiamata la nuova Collegiata poiché venne costruita sul lato della piazza dove sorgeva l’Oratorio della Trinità. La struttura risale alla fine del 1700, quando su disegno di Lazzaro Giosafatti e sotto la direzione di Pietro Maggi, iniziarono i lavori di costruzione, riutilizzando parte dei materiali ricavati dalla demolizione del monastero di Santa Maria della Rocca. La facciata principale, che presenta una molteplicità di stili che vanno dal greco e romano a quello barocco, è caratterizzata da un lunettone centrale che contiene un mosaico raffigurante l’Assunta, aggiunto nel 1950, in occasione del centenario della Madonna che mosse gli occhi, ancora adesso conservata all’interno della chiesa. L’interno, a pianta latina, è a tre navate e nella navata centrale, in corrispondenza dell’abside, s’innalza una cupola sovrastata da un cupolino a forma di tempietto periptero. Lungo le navate laterali si trovano numerosi altari minori, tutti decorati da tele di noti pittori locali e non. Nella cappella del transetto è conservato il palio del miracolo con la Madonna che, nel 1850, in occasione di una pestilenza, mosse ripetutamente gli occhi facendo cessare definitivamente il morbo. Alle due estremità dei bracci minori della chiesa, ci sono due cappelle fiancheggiate da due rampe di scale che portano alla cripta. Nella cripta, nel 1920, su disegno del maestro G. Leoni, è stata ricostruita, in dimensioni ridotte, la grotta di Lourdes, utilizzando il materiale proveniente dal monte dell’Ascensione. Tale ambiente costituisce per i fedeli un luogo di culto e di preghiera molto suggestivo.
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