Anticamente chiamata S. Maria della Forcella, è costruita interamente in pietra arenaria ed incorpora uno stupendo portale del 1562 del maestro lombardo che lavorò il portale di San Martino. Al suo interno oltre il vecchio Crocifisso c’è la statua di San Giovanni, opera molto espressiva in accesa policromia, mentre manca la statua della Madonna, trafugata. La crocifissione è di legno, di art marchigiana con richiami di arte abruzzese del XV secolo. Il “ciborium” è n pietra con tetto liscio a cuspide sulla facciata. Poggia su quattro colonne i marmo con basamento rialzato e capitello di stile grezzo. Sulla fascia perimetrale si legge in latino 2 ti adoriamo in quello castello” e nella sua volta, divisa a crociera, si possono ammirare i 4 evangelisti dipinti in epoca vicina a quella del portale. Il campanile annesso è del 1884. Ai lati dell’altare ci sono ancora dei doni che una volta si portavano in offerta. Qui, davanti a questo Crocifisso, una volta venivano a far ribenedire la camicia del malato grave, venivano dai pesi vicini e lontani e la camicia la portavano sette razze senza macchia. La camicia benedetta profuma d’incenso e di preghiera, si fa indossare la morente. il soffitto, con volte a crociera, ricostruito intorno al 1570 dopo un crollo completamente bianco.
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