“Queste montagne suscitano nel cuore il senso dell’infinito, con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime” Giovanni Paolo II
Le Terre del Piceno sono caratterizzate da un paesaggio vario, sia per caratterizzazioni ambientali che per condizioni climatiche e conformazioni geomorfologiche. Nello spazio di pochi chilometri si passa dal clima mite del mare ai rilievi collinari ai climi rigidi e nevosi delle montagne, ricchi di sentieri incontaminati.
Il territorio delle Terre del Piceno si caratterizza per la presenza di ben due Parchi Nazionali, quello dei Monti Sibillini e il Gran Sasso – Monti delle Laga, per la Montagna dell’Ascensione e il Monte Ceresa. Il Comune di Arquata del Tronto vanta un invidiabile primato: è l’unico comune d’Europa racchiuso all’interno di due aree naturali protette.
I Monti Sibillini sono una catena montuosa costituita interamente di roccia calcarea, con formazioni geologiche risalenti sopratutto al Mesozoico. Hanno una forma allungata e ad esso appartengono le principali vette dell’Appenino Umbro-Marchigiano: Monte Vettore (2.476 m.), Monte Priora (2.332 m.), Monte Sibilla ( 2.173 m.). Rappresentano, inoltre, un’area di notevole interesse naturalistico grazie alla posizione geografica e alla varietà degli ambienti. Numerose sono le specie floristiche di grande interesse, quali: la Campanella occidentale (Campanula alpestris) e il Ranuncolo alpestre (Ranunculus alpestris), presenti solo sulle Alpi Marittime e sui Sibillini, la Stella alpina dell’Appennino (Leontopodium alpinum subsp. nivale) e la Stella alpina delle Alpi, diventate il simbolo della protezione della flora, tanto da essere inserite nel Libro Rosso delle Piante d’Italia. Splendida è la fioritura della Piana di Castelluccio, che avviene tra la fine del mese di maggio e i primi giorni di luglio. Le specie floreali che tingono la piana in questo periodo, creando uno spettacolo cromatico unico, sono innumerevoli: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola eugeniae, trifogli, acetoselle, etc. I Comuni delle Terre del Piceno che fanno parte del Parco sono: Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco.
Il Parco del Gran Sasso – Monti della Laga si estende per circa 150.000 ettari ed interessa diversi comuni di 3 regioni diverse: Marche, Abruzzo, Lazio. Il Parco include tre gruppi montuosi molto diversi tra loro, sia a livello geologico che floristico e vegetazionale. La catena del Gran Sasso si trova interamente nella Regione Abruzzo, i Monti Gemelli si localizzano al confine tra l’Abruzzo e le Marche, I Monti della Laga sono al confine tra le tre regioni e risentono di una forte caratterizzazione storica e sociale delle terre di confine. Il territorio del Parco che ricade nelle Terre del Piceno è quello dei Monti della Laga. I comuni che ne fanno parte sono Acquasanta Terme e Arquata del Tronto. I Monti della Laga sono costituiti da arenarie e marne. La sua conformazione è fortemente condizionata dalla presenza di acqua in superficie e di estesi complessi boschivi. Ci sono valli incise e profonde, ricche di ruscelli e torrenti. Numerose sono le cascate, imponenti sia per altezza che per portata, come nel caso della Prata e della Volpara nel territorio di Acquasanta Terme. Oltre ai boschi, un’altra formazione vegetale ampiamente diffusa è rappresentata dai pascoli, che si sviluppano oltre i 1800 metri di altezza come sulla Macera della Morte (2.073 m.), la cima più elevata dei Monti della Laga. I Monti della Laga rappresentano un vero e proprio corridoio faunistico per molte specie animali: il lupo, la lince, l’orso, il cervo, il capriolo. La Laga è soprattutto il regno del castagno, con moltissimi alberi da frutto e altri destinati alla produzione di legname.
Il Monte Ceresa (1.494 m.), chiamato anche l’Appennino Perduto, è un’area montuosa compresa tra i fiumi Fluvione e Tronto, letteralmente incastrata tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e quello dei Monti della Laga. E’ una zona ricca di ambienti intatti e di insediamenti costruiti in arenaria. I Comuni che la compongono sono: Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Montegallo, Roccafluvione.
La Montagna dell’Ascensione (1.110 m.), detta anche Monte Nero o Monte Polesio, è un autentico balcone sui Monti Sibillini e sui Monti della Laga. Il suo profilo sinuoso, a seconda del punto di osservazione, suggerisce la visione di diverse figure: la bella addormentata o il profilo di Dante Alighieri. Elemento integrante del paesaggio e, in particolar modo, dei Comuni di Appignano del Tronto, Castignano (Ripaberarda), Montedinove, Rotella, Force, Palmiano, Venarotta e Ascoli Piceno sono i calanchi, un fenomeno geomorfologico formatosi nei secoli a causa dell’erosione del terreno prodotta dal dilavamento delle acque sui terreni argillosi.
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