Le maestranze venute dal Nord

“La modernità, che sta giungendo alla propria fine, venne concepita all’epoca del Rinascimento. Noi oggi stiamo assistendo alla fine del Rinascimento.” Nikolaj Aleksandrovič Berdjaev

Per le Marche e le Terre del Piceno il periodo storico a cavallo tra il Quattrocento e il Cinquecento fu di eccezionale fermento intellettuale. In queste terre passarono artisti e pensatori, figure che, in quel momento di crescita del pensiero rinascimentale, contribuirono, con la loro presenza, a influenzare  la cultura dell’epoca e a stimolare le produzioni artistiche locali.

Nella seconda metà del ‘400, mentre nelle Terre de Piceno il pittore veneziano Carlo Crivelli (1430/1435 circa – 1494/1495 circa) stava formando la sua scuola-bottega, numerose maestranze di muratori e scalpellini provenienti dal Nord Italia rinnovavano le strutture delle chiese e costruivano edifici civili.

Influenzato dalla cultura pittorica padovana, tra le sue opere più importanti ci sono: Il Trittico di Montefiore dell’Aso, conservato nel Polo Museale di Sa Francesco, Il Polittico di Sant’Emidio presso l’omonima Cattedrale ad Ascoli Piceno. Numerosissime sono le sue opere esposte in importanti musei esteri; tra i più importanti ricordiamo: la National Gallery of Art di Washington, la National Gallery di Londra, il Metropolitan Museum di  New York, il Louvre di Parigi.

L’influenza di Carlo Crivelli fu notevole ed investì, innanzitutto, il fratello Vittore, Pietro Alemanno, Cola dell’Amatrice e il Monterubbianese Vincenzo Pagani.

Vittore Crivelli (1440 circa – 1501/1502) è il fratello più giovane di Carlo. Le sue opere sono conservate in vari musei del mondo (New York, Zagabria, Vienna, Mosca); seppur non prive di fascino, risultano possedere una carica espressiva minore rispetto a quelle del fratello. Nelle Terre del Piceno sono conservate alcune sue opere: la Madonna e due angeli adoranti il bambino presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore a Massignano, il Trittico nella Chiesa di San Basso a Cupramarittima, i Santi presso la Pinacoteca Civica a Ripatransone.

Pietro Grill da Göttweih, detto l’Alemanno o l’Alamanno o semplicemente Pietro Alemanno o Pietro Alemanno (tra il 1430 e il 1440 – 1498), fu probabilmente chiamato così per le sue chiari origini germaniche. Trasferitosi ad Ascoli Piceno intorno al 1470, è universalmente riconosciuto come il discepolo del maestro Carlo Crivelli, del quale assorbì completamente lo stile. La Madonna con Bambino e Santi è conservata nella Chiesa di San Lorenzo a Paggese di Acquasanta Terme, Ecce Homo con strumenti della Passione presso la Pinacoteca civica “Fortunato Duranti” a Montefortino, San Giacomo della Marca presso il Palazzo dei Capitani  ad Ascoli Piceno, Santa Lucia presso la Pinacoteca di Offida.

Vincenzo Pagani (1490 circa – 1568), formatosi nella bottega del padre Giovanni, si rifà ai modi e alla tecnica di Carlo e Vittore Crivelli. Tra le sue opere: l’Assunzione della Vergine è conservata presso la Chiesa di Santa Maria dei Letterati a Monterubbiano, le Predella d’altare (tre tavolette) presso la Chiesa di Santa Maria dei Letterati a Monterubbiano, le Tavolette presso la Chiesa di Sant’Agostino a Monterubbiano, la Pala d’ altare ad Ortezzano e la Madonna e quattro santi a Moresco.

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