“Gli occhi l’anice avvalora e lo stomaco ristora. Fra sue specie quella apprezza, in cui trovi più dolcezza” Arnaldo Da Villanova – Medico Archiatra di Papa Bonifacio VIII.
L’Anice verde (Pimpinella anisum) è una pianta erbacea originaria dell’Oriente, diffusa anche in Europa e in tutto il bacino Mediterraneo. Ha un ciclo di vita annuale e produce i suoi piccoli frutti di color verde grigiastro nel periodo di agosto, circa un mese dopo la fioritura.
Molti scrittori ne hanno citato le virtù: Ippocrate la consigliava per sciogliere il muco nelle affezioni delle vie respiratorie, secondo Plinio curava le indigestioni e attenuava le rughe dell’età. Carlo Magno era convinto che non si potesse vivere senza anice e la fece piantare negli orti imperiali di Acquisgrana. Autorizzò la commercializzazione con l’Oriente dell’olio essenziale estratto dalla pianta dell’anice, quell’essenza mitica definita la Quintaessenza.
Nelle Terre del Piceno, l’Anice verde viene coltivata prevalentemente nel Comune di Castignano, grazie alle particolarità del suolo e del clima (Calanchi). A partire dalla seconda metà dell’800, in Italia l’uso dell’anice nella distillazione casalinga venne perfezionato al punto tale da diffondere liquori all’anice (anisetta, anisina, sambuca, mistrà) in produzione industriale. L’Anisetta Meletti deve il suo successo all’utilizzo dell’Anice verde di Castignano, dove, tra la fine dell’800 e i primi del 900, la produzione annua raggiunse gli 80 quintali.
Il seme, prodotto e raccolto con una tecnica colturale esclusivamente manuale nelle colline di Castignano, è il più ricco di profumi e sapori, con una percentuale di anetolo notevolmente superiore a quello degli altri siti.
Non vi resta che approfittare delle nostre splendide offerte per conoscere e assaporare l’Anice verde di Castignano.