Il parco si estende su una superficie di circa 70.000 ettari ricompresi su 4 province (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia) e 18 comuni (tra i quali nella Provincia di Ascoli Piceno: Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco) con lo scopo di salvaguardare l’ambiente, promuovere uno sviluppo socio-economico sostenibile e favorire la fruizione a ogni categoria di persone sì da creare un “Parco per tutti”. All’interno dell’area protetta vi sono decine di cime che superano i 2.000 m. di altitudine, tra le quali il Vettore (2476 m.), il Monte Sibilla (2.175 m.), la cima del Redentore (2448 m.), il Monte Priora (2332 m.), le sorgenti dei fiumi Aso, Tenna, Ambro e i laghi di Fiastra (artificiale) e di Pilato (1940 m.). Le specie floristiche presenti sono 1800, tra le quali la stella alpina dell’Appennino, l’anemone alpino, la silene a cuscinetto, il giglio martagone, l’uva orsina, il ginepì e numerose orchidee.
Tra le 50 specie di mammiferi, le 150 di uccelli e le 20 di rettili presenti nel parco citiamo il lupo, l’istrice, il gatto selvatico, la martora, l’arvicola delle nevi, il capriolo, l’aquila reale, il falco pellegrino, il gufo reale, l’astore, lo sparviero, la vipera dell’Orsini. Da Montefortino (Fermo), piccolo centro abitato, sede del Museo d’arte sacra comunale-diocesano, si raggiungono il Monte Priora, la Gola dell’Infernaccio e la valle dell’Ambro dove sorge il più antico Santuario delle Marche, quello della Madonna dell’Ambro, costruito mille anni fa forse per fronteggiare il mito della Sibilla e delle stregonerie; da Montemonaco, altro piccolo centro abitato, si arriva alla Grotta della Sibilla, il lago di Pilato e il Monte Vettore. Le cime dei monti Sibillini sono sempre state avvolte da un alone di mistero, come testimoniano i nomi di alcuni luoghi: Pizzo del Diavolo, Cime del Redentore, Lago di Pilato, Grotta delle Fate, Gola dell’Infernaccio, Monte Sibilla. In effetti, molti secoli fa si riteneva che questi aspri e inaccessibili luoghi fossero abitati da fate, demoni, stregoni, negromanti e mitici personaggi. Su uno di questi monti, avrebbe avuto dimora la Sibilla appenninica, “illustre profetessa”dai poteri divinatori che nel suo antro prediceva il futuro e richiamava frotte di persone ansiose di consultarla. Oggi che l’accesso a quegli abissi misteriosi è chiuso per sempre, è possibile vivere un’esperienza unica, legata alla misteriosa maga, proprio a Montemonaco: qui, nella Villa Curi, ha sede il Museo della Grotta Sibilla, un museo nato per raccogliere e comunicare la straordinaria ricchezza e il fascino di un passato in cui arte, storia e letteratura si sono sposate con leggende, miti e magie. Il museo si presenta suddiviso in sezioni distinte, ognuna delle quali raccoglie testimonianze artistiche, storiche e culturali dell’intero comune di Montemonaco. Gli oggetti esposti, tra cui antichi libri e pergamene, testimoniano la strettissima relazione tra il tessuto paesaggistico e urbanistico e la tradizione letteraria e leggendaria. Altra famosa leggenda, è quella di Pilato secondo la quale il corpo esanime del famoso procuratore romano fu trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del “demoniaco” lago, sito nell’alta incisione valliva che attraversa longitudinalmente il massiccio del Vettore. Il Lago di Pilato, unico bacino lacustre di origine glaciale dell’Appennino, è a 1940 metri s.l.m. sotto la cima del Monte Vettore; nelle sue acque vive un microscopico crostaceo (chiamato Chirocefalo del Marchesone) che, in talune stagioni, tinge di rosso l’intero lago. Secondo la leggenda quello è il sangue di Ponzio Pilato che vi fu trascinato da alcuni bufali a seguito della sua condanna a morte.
Superficie: circa 70.000 ettari.
Regioni: Marche e Umbria.
Province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia.
Residenti: 13.200.
Anno di istituzione: 1993.
Gestore: Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Provincia di Ascoli Piceno: Arquata del Tronto, Montegallo Montemonaco.
Provincia di Fermo: Amandola, Montefortino.
Provincia di Macerata: Acquacanina, Bolognola,Castelsantangelo sul Nera,Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Pievebovigliana, Pievetorina, San Ginesio, Ussita, Visso.
Provincia di Perugia: Norcia, Preci.