L’anice verde è una pianta erbacea annuale originaria dell’Oriente, essa si trova prevalentemente in Asia minore, India, Nord-Africa, nei territori dell’ex Unione Sovietica e Messico; ed è coltivata nella maggior parte del territorio europeo in particolare nel bacino del Mediterraneo (Grecia, Italia, Tunisia, Malta, Francia e Spagna). Nel Piceno l’Anice verde è coltivata prevalentemente nei Comuni di Castignano e di Offida, e il seme prodotto e raccolto a mano nelle colline di Castignano, (ancora per poco), è più ricco di profumi e sapori: è pieno di dolcezza, soprattutto perché grazie all’esposizione soleggiata dei terreni, al clima leggermente ventilato seppure riparato dal vento e alla particolarità dei terreni leggeri, fertili e ben lavorati e ben drenati contengono una percentuale di anetolo notevolmente superiore a quella degli altri siti. La coltivazione dell’anice a Castignano risale alla seconda metà dell’800, quando Silvio Meletti pensò di sfruttare a scopo industriale l’estratto dei frutti per la produzione di liquore. Fino al 1948 l’anice di Castignano, era venduto totalmente alla Ditta Meletti di Ascoli per la famosa Anisetta e se l’anisetta è divenuta famosa, lo deve all’anice di Castignano. Oggi la produzione si è ridotta in quel di Castignano a una quantità di 50 kg, grazie all’opera di due tenaci agricoltori.