Spinetoli sorge a 177 metri s.l.m., su una ridente collina alla confluenza del torrente Fiobbo nel fiume Tronto. Gli scavi del 1878 hanno restituito necropoli picene con ricchi corredi funebri e materiale di epoca romana. Il toponimo sembra legato alle rose spine che costellavano copiose il colle; ancora oggi si possono ammirare. Il fiore figura anche sullo stemma araldico del Comune. L’attuale Pagliare del Tronto, località di fondovalle divenuta frazione di Spinetoli dopo l’unità d’Italia, sorse nel XVII secolo, quando la “communità delle Pagliare di Pantorano” si insediò nel castello di Monte Vecchio. Il toponimo si riferisce a un nucleo di case costruite per i servitori della gleba, intorno all’anno Mille, con paglia impastata ad argilla. Dell’antico castello restano lunghi tratti della cinta muraria. La più antica porta castellana, rivolta a sud, risale al XIV secolo, ha una fornice a sesto acuto ed è sormontata da uno stemma con un leone rampante. Accanto alla porta settentrionale sorge la Torre civica, un tempo il mastio dell’antico complesso, successivamente distrutta, ricostruita e riadattata a torre campanaria. Sempre nel centro storico c’è la Chiesa di Santa Maria Assunta Fuori dal centro storico si trovano la Chiesa della Madonna delle Grazie, santuario sorto nel 1759 su un’edicola votiva e la Chiesa di San Rocco. Nella frazione di Pagliare del Tronto si trova l’Oasi la Valle un centro di educazione ambientale.
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