Monterubbiano è disposto sul versante nord della Valle del fiume Aso, a 463 metri s.l.m., ad una distanza di sei chilometri dal mare, in provincia di Fermo. Dal 2002 è insignito del prestigioso marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano: “Bandiera arancione”. I reperti archeologici rinvenuti sul territorio datano le sue origini al Neolitico. Testimonianze di insediamenti piceni e di contatti con l’Etruria sono visibili nel Museo Civico-Archeologico, interno al Polo Culturale di San Francesco, una struttura polivalente realizzata recuperando un convento francescano del XIII secolo, che comprende inoltre: un Auditorium, la Sala espositiva “Rosa Calzecchi Onesti”, la Biblioteca comunale “Luigi Centanni”, un CEA e un orto botanico. Al centro del paese si erge il trecentesco Palazzo Comunale; all’interno: la Quadreria Comunale composta da una ventina di quadri, per la maggior parte a olio su tela, del XVI e XVII secolo, Il Palazzo Calzecchi-Onesti, costruito tra il 1553 e il 1562 e in cui è vissuto il fisico Temistocle Calzecchi Onesti che, nel 1880, inventò il Coherer, strumento usato da Guglielmo Marconi per il telegrafo, Il Teatro Vincenzo Pagani, inaugurato nel 1875, con tre ordini di palchi (45 in tutto), per un totale di 260 posti, infine il Ghetto Ebraico. Molte sono le chiese inurbate nel centro storico: la Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, risalente al XIII secolo, che possiede un importante ciclo di affreschi, la Chiesa di Santa Maria dell’Olmo, risalente ai secoli XI-XII, la Chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al XI secolo, che negli anni ’50 fungeva da granaio, la Badia dei SS. Flaviano e Biagio, risalente al XIII secolo, di proprietà privata, che presenta, sulla parete laterale, un bellissimo portale, la Pievania dei SS. Stefano e Vincenzo, risalente al XI secolo, la Chiesa di Santa Maria dei Monti, risalente al XVI secolo, gioiello di semplicità e di rigore nella forma, la Chiesa di Sant’Andrea, risalente al XII secolo, di origine templare, i cui simboli restano solo in alcune rovine incastonate nelle mura di cinta, la Chiesa di Sant’Agostino, sul cui soffitto interno è possibile ammirare uno straordinario ciclo pittorico murale, la Chiesa del SS. Crocifisso di Piano Nuovo, edificata nel 1590 su pianta a croce latina, la Chiesa di Santa Maria dei Letterati, edificata nel XVIII secolo sulle fondamenta della Chiesa di S. Maria della Misericordia, elevata a rango di Collegiata nel 1728 da Benedetto XIII. Al suo interno sono conservate opere di grande valore artistico, tra le quali la nota tela dell’Assunzione della Vergine, del 1539, realizzata dall’artista di Monterubbiano Vincenzo Pagani (1490-1568). Subito fuori le mura del centro vi sono: il Cimitero Monumentale, opera dell’architetto monterubbianese Luca Galli, il Parco storico di San Rocco, un bellissimo giardino all’italiana, che occupa una vasta area a nord del centro storico, la cui realizzazione iniziò nel1892. Il paese si affaccia sulla fiorente Vallata dell’Aso, dove la frazione di Rubbianello ospita una ricca zona industriale ed è uno dei maggiori centri ortofrutticoli regionali, noto per le produzioni di alta qualità, come la pesca della Valdaso. Le tagliatelle fritte sono il piatto tipico della tradizione culinaria di Monterubbiano; la ricetta originale si tramanda di generazione in generazione.
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