Massignano è situato a 255 metri sul livello del mare; secondo alcuni storici fu fondata dai sabini in epoca pre-romana, mentre secondo altri sarebbe stata un sobborgo dell’antica ed estesa città romana di Cupra. Se però tracce di vita pre-romana sono poche e confuse, lo stesso non si può dire delle testimonianze di epoca romana. In alcune contrade del territorio sono stati ritrovati reperti metallici e vasellame, un magazzino e un acquedotto, grotte funerarie e impianti di villae romane. Dal 1168 è documentata l’esistenza del poderoso “Castello di Forcella” (di cui oggi rimangono una parte della torre e alcuni ruderi) costruito dai conti ghibellini di Aspromonte e Montefiore, passato in seguito nelle mani del vescovo di Fermo. Per un lungo periodo Massignano si mantenne indipendente, ma nel 1258 fu sottomessa a Fermo e nel 1334 assalita e saccheggiata da Rinaldo da Monteverde, tiranno di Fermo e da allora fu contesa fra Ascoli Piceno e Fermo. Nel 1532 gli ascolani espugnarono Massignano che, da allora in poi, rimase pacificamente sotto il governo del Papa, sino all’epoca dell’occupazione francese del 1797. Ripristinato il governo nel 1816, fu uno dei paesi marchigiani che più combatté in epoca risorgimentale per l’indipendenza italiana dai dominatori europei. Negli anni ’30 a Massignano erano attive sei botteghe artigiane con propri fornaci per la produzione di ceramica al tornio, specializzate nella produzione di vasellame domestico, i cosiddetti coccetti erano in grado di soddisfare una grande richiesta da tutte le Marche e dalle regioni vicine, tanto da essere rinomate anche nell’antico papato romano. Purtroppo dopo gli anni ’50 tale tradizione è andata scomparendo. A Massignano oggi si può visitare il museo parrocchiale di arte sacra e ogni anno il 14 agosto si svolge “la Sagra delle Frittelle”, la più antica sagra della provincia di Ascoli Piceno.