Amandola

Indirizzo: Piazza Risorgimento, 17
Località: Amandola
Telefono: 073684071
Email: protocollo@comune.amandola.fm.it
Sito web: www.comune.amandola.fm.it

Amandola è situata a 550 metri s. l. m. e occupa il culmine di una cresta collinare. Il territorio comunale ha una superficie di 69,42 km, si estende dai contrafforti orientali dei Monti Sibillini alle più immediate colline e fa parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Mitologicamente, il paese ha preso il nome della bella Fillide, che, cercando disperatamente il suo sposo, approda ad “Amandola” e, credendolo morto, si toglie la vita suscitando la benevolenza degli Dei, che trasformeranno le sue spoglie in un mandorlo. Da questo albero deriva “Amandola”. La conformazione del territorio deriva dalle diverse stratificazioni  formatesi nei secoli: dai Piceni ai Romani, dai Longobardi ai Benedettini e ai Farfensi, nell’Evo antico e medio. Il comune si forma dalla fusione di tre colli o borghi (Marrubione, Castel Leone e Angelo), le cui vestigia sono ancora visibili nella forma urbana del centro storico. La piazza è dominata dalla mole del Torrione di Podestà che, insieme ad altri edifici, è inglobato nel complesso del teatro comunale “La Fenice”; ottimo esempio di teatro all’italiana, realizzato alla fine del XVII secolo e poi modificato nel tempo. Scendendo dalla piazza si apprezzano edifici rinascimentali con evidenti connotazioni architettoniche seicentesche. Sulla facciata del complesso monumentale di San Francesco domina un bellissimo portale del XIII o XIV secolo; nell’arco sono scolpiti dei draghi. L’annesso convento, da poco restaurato, è adibito a Museo Antropogeografico. L’interno del Chiostro ospita il Museo della civiltà contadina (Archivio storico e Biblioteca comunale). Scendendo verso l’attuale centro incontriamo lo slargo della Chiesa della Collegiata. Percorrendo il “vecchio corso” c’è Piazza Risorgimento (antica Piazza Vallelunga), dove domina la Chiesa del Beato Antonio,con relativo convento in stile barocco, fondato nella metà del XV secolo. Spostandoci verso l’antica strada per Ascoli e scendendo verso il fiume Tenna, prima di arrivare allo storico Ponte Romanico ad arcata, la strada si biforca con la vecchia linea ferroviaria. Purtroppo si è persa la memoria di quello che dovrebbe essere il tracciato per l’Abbazia di San Ruffino, raggiungibile dalla strada provinciale passando per la costa. La costruzione del complesso, sorto probabilmente su una preesistente struttura di origine Romanica, non è facilmente databile. L’impianto della chiesa è decisamente alto-medievale; lo si desume dalla presenza della cripta, ove sono conservate le spoglie del Santo. Nella zona montana è situata l’Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio, di epoca medioevale. Il convento presenta forti connotazioni architettoniche romanico-gotiche. Doveroso è menzionare la Chiesa di S. Tommaso (vecchio corso), funzionante come ospizio a pieno ritmo.

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