A pochi chilometri, in direzione est sulla Salaria, si trova Castel di Lama, luogo favorevole per gli insediamenti fin dall’epoca Neolitica, che ha restituito numerosi reperti di epoca picena e ville rustiche romane. Nonostante il nome, Castel di Lama non fu mai un vero e proprio castello, ma luogo di presìdi a difesa delle proprietà terriere, feudo degli Odoardi, una delle più importanti famiglie ascolane. Il libero comune nasce il 6 dicembre 1543, nell’area dove prima erano il castello di Sesto (XI-XII secolo) (nella zona Chiarini-Piattoni) e il Castello di Serraglia, poi Castrum Lamae nella zona di Sambuco (XII-XIV secolo). Il nome di Castrum Lamae è legato al torrente Lama a est del territorio e al castello che dominava dalla collina la valle del fiume Tronto e le importanti vie di comunicazione (Via Salaria). I cippi antichi del VII e VIII miglio sono ancora visibili lungo la Via Salaria. Nel Settecento ville signorili adornarono il territorio, determinando un caratteristico sviluppo a mosaico, denominato Ville della Lama. La chiesa parrocchiale di Santa Maria in Mignano fu fondata nel 1506; il Comune si dotò di propri Statuti nel 1545; partecipò alla seconda guerra del Tronto nel 1556; nel 1749 il territorio della Lama venne eretto a Marchesato da papa Benedetto XIV, su richiesta della famiglia Odoardi; nel 1799 le truppe napoleoniche fucilarono 16 concittadini ribelli; nel secondo dopoguerra il comune ha avuto un enorme sviluppo commerciale, industriale, abitativo e sociale. Oggi una spiccata attitudine agricola, conservata nella coltivazione di vigneti, uliveti, alberi da frutta, permette a Castel di Lama di avere un paesaggio ben ordinato, favorito dalla presenza di ville signorili sette-ottocentesche, con oratori privati e parchi-giardino. Tra queste, la villa Seghetti Panichi, antica residenza degli Odoardi, villa Lazzari Liberali, villa Sgariglia in località Campolungo. Nella frazione di Piattoni, la parrocchiale di S. Maria in Mignano (1506) conserva interessanti esempi di arte sacra.