Merletto a tombolo

In quasi tutte le Terre del Piceno hanno avuto nel non lontano passato grande rilievo le arti muliebri della seta, della filatura, della canapa in particolare, della tessitura domestica, del cucito e del ricamo. Di esse la più celebrata e nota rimane la lavorazione del merletto a tombolo che ha trovato il suo massimo centro di affermazione a Offida. A Offida il tombolo è un’arte antica e se ne hanno testimonianze sicure fin dal XV secolo. L’espansione nei dintorni è avvenuta in  conseguenza dello spostamento di ragazze offidane, tutte educate fin dalla tenera età all’arte di usare con agilità e maestria i fuselli.  Questi, piccoli fusi di legno duro, abilmente manovrati a coppie, creano intrecci eleganti secondo le più varie evoluzioni date dal succedersi di particolari punti: lineare e geometrico il “Rinascimento”, sinuoso con riccioli e onde il “Venezia”, elegantissimo e raffinato il “pizzo antico” che solo le merlettaie più esperte riescono a realizzare in tutta la sua armonia compositiva. I fuselli si muovono su un cuscino rigido, il “capezzale” o “tombolo”, appoggiato su un treppiedi, la “prepenna”, e seguono i contorni di disegni fissati con piccoli spilli. L’uncinetto, sempre a portata di mano, serve a rifinire il lavoro. Tombolo, fuselli, prepenna, spilli, disegno, uncinetto costituiscono tutto l’equipaggiamento delle merlettaie che lo trasportano con facilità e lo possono usare al chiuso e all’aperto, per un’intera giornata di lavoro o nei ritagli concessi da altre attività. II lavoro è svolto in solitudine o, più spesso, in compagnia, all’ombra delle composte architetture di questi paesi. Le mani si muovono agilissime e i fuselli rincorrendosi s’incontrano producendo un ritmico tintinnio. Ne vengono fuori fazzoletti, centrini di varie dimensioni, tovaglie, lenzuola, federe, tutti di rara bellezza, destinati, il più delle volte, a formare preziosi corredi di spose. Le applicazioni sui tessuti sono moltissime e sono eseguite con estrema accuratezza. Dal lino, dalla canapa, dal refe e dal cotone si ottengono cosi mirabili disegni, prodotti dalla paziente fatica sostenuta dalla fantasia e dal buon gusto della popolazione femminile di questa terra. Alcune merlettaie sono professioniste e lavorano al tombolo a tempo pieno, altre si dedicano al fusello come attività secondaria e integrativa di altri redditi. Tutte alimentano un mercato fiorente grazie a negozi specializzati ad Offida, dove una cooperativa, vende i manufatti delle associate. La richiesta, quantunque molto sostenuta, non riesce sempre a compensare, in termini economici, le lunghe ore di lavoro di donne giovani e anziane, ma è segno del grande apprezzamento che viene rivolto a quest’arte antica e ancora abbondantemente praticata, in un tempo in cui i prodotti tessili industriali e le fibre sintetiche sembrano dominare. Quella delle merlettaie è la sfida della qualità e del gusto finemente educate E’ la fiducia e l’entusiasmo per una forma artigianale legata alla più autentica tradizione che riesce a fornire un prodotto caratteristico attraverso il solo lavoro manuale, insostituibile quando si vuol dare al manufatto una dimensione artistica.

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