Il convento di S. Francesco fu costruito nel XIII secolo sul luogo di un castello medievale e di una piccola chiesa dedicata a San Martino. Fu edificato per volontà delle monache Clarisse, che lo dedicarono a San Francesco e si trasferirono al suo interno, rimanendoci fino al 1515. In tale anno, infatti, Leone X affidò al suo legato nella Marca il compito di verificare i costumi e le abitudini delle monache, non sempre ligie alla rettitudine morale. In seguito alle indagini si decise di sopprimere la presente comunità e di affidare il monastero e la chiesa ai frati Francescani. Tra il XVI e il XVII secolo, la struttura venne modificata, fino ad essere utilizzata alla fine dell’800 come carcere mandamentale e nel ‘900 come forno e come mulino. Nel 1870, dopo lunghe e faticose trattative, l’intera struttura venne ceduta al Comune di Offida, che ne detiene ancora la proprietà. L’attuale struttura, completamente modificata rispetto a quella originaria sia dal punto di vista architettonico, che dell’utilizzo che ne viene fatto,consente comunque di individuare alcuni elementi caratteristici del convento. All’ interno si conserva ancora il chiostro, al centro del quale si trovava il pozzo, mentre lungo le pareti sono ben visibili alcuni dipinti con immagini e scritte di carattere sacro. Il piano terra è caratterizzato da un ampio locale che presenta l’antica suddivisione in tre navate, definite da due file di pilastri a sezione quadrata. Il soffitto presenta una copertura a capriate lignee, che riproduce l’aspetto originario. Sopra la porta d’accesso al piano superiore è ben definito il perimetro del rosone, che si distingue molto chiaramente lungo la parete esterna in laterizio. Dal 1999 la struttura ospita nelle sale interne l’Enoteca Regionale.
Altri monumenti a Offida
Lascia un commento