Terme e benessere

Sulla strada nazionale Salaria, a 18 chilometri da Ascoli Piceno si trovano le Terme di Acquasanta situate nel comune di Acquasanta Terme a un’altitudine di m.400 ai confini dei parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e dei Monti Sibillini. L’uscita di San Benedetto del Tronto dell’autostrada A14 dista 50 chilometri. Da qui si prosegue con la superstrada imboccando la Salaria che congiunge San Benedetto a Roma. La via Salaria era la strada che percorrevano i Romani per portare il sale dall’Adriatico a Roma. Di ritorno a Roma dopo le cruenti battaglie, gli antichi romani sostavano ad Acquasanta per curare le ferite riportate nel luogo allora chiamato “Ad Aquas”, dove le copiose acque curative che vi sgorgano erano usate per ritemprarsi e curarsi. Numerose erano la sorgenti esistenti a quell’epoca. Da allora, le acque sono state usate per le cure ed hanno permesso il sorgere delle Terme: un vero Stabilimento Termale esisteva già nel 1851 con locali da bagno, piscine, sale per inspirare i vapori che emanavano le acque sulfuree. Di grande importanza storica le relazioni del Prof. Gaetano Sgarzi del 13/3/1851 con le prime rudimentali analisi delle acque e dei fanghi naturali.  Si ricorda infine la pubblicazione delle Fonti per la Storia d’Italia del 1910 con le citazioni su Acquasanta. Nel sottosuolo di Acquasanta Terme sono presenti acque termali sulfuree che alimentano i reparti di cura dello stabilimento dove sono praticati bagni, inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, irrigazioni nasali, insufflazioni endo timpaniche, ventilazioni polmonari, massaggi, idromassaggi e soprattutto fanghi. E sono proprio questi ultimi a rendere unico il termalismo ad Acquasanta, poiché il fango utilizzato è un peloide naturale, depositato dal fiume sul fondo della grotta Orsini. Grazie alle sue celebri acque, in epoca romana l’antico abitato fu chiamato Vicus ad Aquas o Ad Aquas. L’acqua termale sulfurea che alimenta ora le terme, esce dalla sorgente con una temperatura di 30,5°C sopra il letto del fiume Tronto. Il contenuto particolarmente elevato dei sali che la compongono, tra i quali solfuri, solfati e cloruri di calcio, magnesio e sodio, caratterizza l’unicità di quest’acqua che trova nella nuova piscina interna allo stabilimento il suo completo utilizzo terapeutico.

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