Comunanza

Indirizzo: Piazza IV Novembre, 2
Località: Comunanza
Telefono: 0736843832
Email: urp@comune.comunanza.ap.it
Sito web: www.comune.comunanza.ap.it

Comunanza, l’antica Comunantia Montis Passilli, si è sviluppata al centro di un’amena valle solcata dalle acque del fiume Aso e dalle sponde del lago artificiale di Gerosa. Situato a 448 metri s. l. m., l’abitato è circondato da colli boscosi e numerose frazioni perfettamente inserite nel paesaggio, dalle quali si aprono ampie vedute verso i monti abruzzesi e i Sibillini. Sovrastato dall’imponente diga del lago di Gerosa, l’antico centro abitato segue l’andamento delle acque e, come in una coreografia, alti palazzi si alternano a muraglioni a strapiombo, quasi a voler indicare al corso dell’Aso, appena uscito dalla morsa delle montagne, la via più breve per giungere al mare. Il nome Comunanza appare per la prima volta nel 1324 in un documento che riporta: “Communantia Montis Passilli Civis Districtualis Esculi”. A nord del paese, sul Monte Pasillo, in un territorio che segna ancora oggi il confine tra Ascoli e Fermo, si ergeva la rocca dei Signori de’ Monte Passillo, poi chiamati Nobili, teatro di continue battaglie che terminarono solo nel 1310, quando gli ascolani, dopo aver distrutto il castello di Monte Passillo, potenziarono l’abitato nell’ansa dell’Aso: nasce così la Comunanza d’Ascoli, soggetta alla città fino al periodo napoleonico. Le colline boscose del territorio furono sicuro riparo per i briganti che, nel XVI secolo, lottarono insieme al popolo contro il Governo di Roma; qui agirono il brigante Marco Sciarra e Alfonso Piccolomini Duca di Montemarciano, insieme ai banditi locali. La vocazione industriale di Comunanza è antica: nel 1882 lo stabilimento bacologico della famiglia Pascali, nel 1952 la fabbrica di macchine per maglieria, oggi l’Indesit, Della Valle ecc. che sostengono l’occupazione di una buona parte del Piceno. Il centro storico si raggiunge attraversando un ponte; le case sono a picco sul fiume e sulle antiche mura inglobate sono ancora evidenti tracce di fortificazione. Oltre il ponte, la Chiesa di S. Caterina d’Alessandria d’Egitto del 1831, progettata da Pietro Maggi, ha conservato un vero tesoro: l’organo barocco a due tastiere, unico in Europa per antichità, grandezza e sonorità, con le tre stratificazioni dei secoli XVII, XVIII e XIX. Da visitare: la Chiesa di San Francesco del XIII secolo nel centro storico e la Chiesa di Sant’Anna del 1672, con un organo positivo del 1860 di G. e A. Santilli. Nell’insediamento di Interamnia sorge la Chiesa di Santa Maria a Terme, in stile romanico. Da segnalare: il Museo di Arte Sacra e la Biblioteca Civica nell’antico Palazzo Pascali. Inoltre, vale la pena ricordare: la Chiesa di San Sebastiano di Piane con affreschi di scuola crivellesca, la Chiesa di Santa Maria di Polverina con un affresco di G. Vergari del XVI secolo e la Chiesa di Sant’Agata nella frazione di Valentina con un altare del ‘700.

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